Securesì è una start-up innovativa che si occupa di progettazione e sviluppo prodotti

Capitale sociale: € 29.045,43 i.v.
Sovraprezzo azioni: € 37.454,57 i.v.

+39 335 5208580

Sede Legale: Via Carducci, 44 (UD) Italy

chi siamo

Ci guida la profonda volontà di innovare i prodotti attualmente sul mercato, per incrementarne le funzionalità, con sistemi digitali dedicati alla sicurezza delle persone, con tecnologie che migliorino confort o prestazioni sportive e l’impiego di materiali di nuova generazione

Grazie all’alta competenza tecnica dei soci, i nostri prodotti sono contraddistinti da Innovazione e Design, tutelati da numerosi Asset Immateriali (brevetti & brand nazionali ed internazionali)

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produttive e commerciali
Progettazione e Produzione Caschi
Progettazione e Produzione Elettronica & Sistemi Informatici
Progettazione e Produzione Carpenteria Metallica
Progettazione e Produzione Prodotti per Animali Domestici ed Equitazione
Progettazione e Produzione Piccoli Elettrodomestici
Commercio Calzature
Analisi Molecolare del Suolo
Modelleria Calzature
Design & Progettazione prodotti sportivi
professionali

Consulenza Legale, Contrattualistica, Protezione del dato personale

Consulenza Societaria, Amministrativa, Fiscale

Consulenza Direzionale Area Amministrativa e Finanza

manageriali
Pianificazione e Redazione Budget Plan
Gestione Economico Finanziaria
Stesura Atti Costitutivi e Statuti
Stesura Brevetti Industriali e Deposito Disegni/Modelli e Marchi
Supporto all’Accesso a Bandi Agevolativi
Area geografica

Friuli Venezia Giulia

Veneto

Lombardia

prodotti

La nostra scelta è di essere totalmente Made in Italy, con prodotti PREMIUM, destinati alle fasce alte dei mercati di riferimento:

  • il settore della mobilità dolce (1) e del ciclismo, con il marchio E.SI’
  • il settore del risparmio energetico (2), con il marchio E’A
  • accessori tecnici di nicchia (VOLO)

(1) Parlamento Europeo, il Consiglio e la Commissione europea hanno approvato – 02/2024 – la “EUROPEAN DECLARATION on CYCLING” che invita gli Stati membri ad aumentare significativamente gli investimenti nella costruzione di infrastrutture ciclabili e a sostenere politiche industriali per l’intero comparto. Si punta allo sviluppo dell’industria europea delle due ruote, invitando gli Stati membri a sostenere la produzione di biciclette e componenti “Made in Europe”, colmando il divario di investimenti e stimolando così la competitività dell’industria Ue, «favorendo azioni concrete volte a stimolare il reshoring e la sicurezza della filiera, incoraggiando posti di lavoro di alta qualità, la creazione di poli ciclistici e il miglioramento della formazione professionale legata all’industria”. Altresì, invita gli Stati membri a lavorare per rendere la Vision Zero14 (nessuna morte sulla strada entro il 2050) una realtà, anche per gli utenti stradali vulnerabili, raggiungendo nel contempo l’obiettivo intermedio di una riduzione del 50% dei decessi e dei feriti gravi entro il 2030, in linea con gli obiettivi della Dichiarazione 15 di La Valletta.

In questo ambito si colloca il nostro sistema di sicurezza attiva e passiva per chi utilizza i mezzi a 2 ruote

(2) Con l’accordo di Parigi del 2015, per la prima volta tutti i Paesi mondiali si sono impegnati a mantenere la temperatura “ben al di sotto” dei 2 gradi rispetto all’era preindustriale e a proseguire gli sforzi per restare entro gli 1,5 gradi, soglia ritenuta più sicura per combattere i devastanti effetti del cambiamento climatico. Purtroppo le azioni finora intraprese si stanno dimostrando insufficienti. Gli indicatori dicono che con gli impegni presi fino a oggi, l’aumento delle temperature non resterà confinato entro i limiti di Parigi, ma sfiorerà i 3 gradi entro il 2100. La Comunità Europea ha assunto impegni molto ambiziosi (nei tempi) con il GREEN DEAL del 2021. Il Parlamento europeo ha approvato la Legge europea sul clima, che innalza l’obiettivo di ridurre le emissioni nette di gas serra di almeno il 55% entro il 2030 (dall’attuale 40%) e rende giuridicamente vincolante la neutralità climatica entro il 2050. Anche in questo caso, le azioni degli Stati membri sono tuttora insufficienti. Dobbiamo quindi attivare comportamenti di riduzione dei consumi e trovare tecnologie che lo possano consentire, offrendo a tutti i cittadini / consumatori soluzioni che siano attuate senza difficoltà nella loro vita quotidiana, mantenendo il più possibile la loro customer experience.

In questo ambito si colloca il nostro sistema di resistenze elettriche che impiegano filamenti di carbonio